mercoledì 7 agosto 2013

da "Brooklyn" di Colm Tòibìn

[..] Non le dava alcun fastidio, anzi, le faceva quasi piacere che Tony la ignorasse, lasciando a Maurice il compito di spiegarle appena possibile le fasi di gioco. Il fatto che Tony fosse così preso dalla partita le consentiva di lasciare che i propri pensieri indugiassero verso di lui, fluttuassero verso di lui, rendendole evidente il suo essere diverso da lei in ogni aspetto. L'idea che Tony non l'avrebbe mai vista nel modo in cui a lei sembrava di vedere lui la colpì come un'enorme liberazione, come una soluzione pienamente soddisfacente di molte cose. [..]

martedì 23 aprile 2013

da "Miele" di Ian McEwan

Il mite Giles mi attraeva grazie alle stesse associazioni, ma era Edmund quello che volevo. Che volevo? Per farci un pò di strada. Volevo che Haley analizzasse la mente di Edmund per me, che la scoperchiasse perché potessi ispezionarla, e che me la spiegasse, da uomo a donna. Edmund mi faceva pensare a Max, e a Jeremy. E soprattutto a Tony. Quegli uomini intelligenti, amorali, inventivi, distruttivi, tipi risoluti, egoisti, emotivamente freddi, freddamente attraenti. Credo che all'amore di Gesù preferissi loro. Erano indispensabili, e non solo a me. Senza di loro vivremmo ancora nelle capanne di fango, in attesa di inventare la ruota. La rotazione triennale non avrebbe mai visto la luce. Pensieri assolutamente inconfessabili, all'alba della seconda ondata femminista.

[..]Tutto ciò avrebbe dovuto elettrizzarmi più di quanto non facesse, la quotidianità avrebbe dovuto apparirmi più appassionante. La civiltà minacciata da una guerra nucleare, e io sto a rimuginare su uno sconosciuto che mi ha accarezzato il palmo con il pollice. Mostruoso solipsismo.

Lo immaginai in una tavola calda [..] Ma non riuscivo a vederlo in faccia. Negli ultimi mesi, quando la evocavo, l'immagine svaniva prima di arrivare all'occhio interiore. Forse era per quello che il tormento si era attutito. Oppure, a contrario, l'affievolirsi del mio dolore aveva iniziato a cancellare i suoi tratti.
Ma non la sua voce.  L'orecchio interiore è l'organ più sensibile. Potevo mentalmente riprodurre la voce di Tony come si accende una radio. [..]

In ogni città c'è uno zoccolo duro di persone che non vogliono o non sanno, a volte abbastanza felicemente, passare allo stadio successivo, evolvere.

A un tratto avvertii un improvviso tuffo al cuore, come se mi fossi affacciata sul vuoto da uno strapiombo. Non credevo praticamente più in nulla; non certo nei canti di Natale, ma nemmeno nella musica rock.


domenica 13 gennaio 2013

da "Il bar delle grandi speranze" di J.R. Moheringer

Quasi tutti gli uomini del bar concepivano l'amore in termini bellici, perché dicevano che si trattava di prendere qualcosa che apparteneva a qualcun altro, il che era la dinamica fondamentale di ogni azione militare. Della seduzione come della distruzione. [..]

[..] Vedendo McGraw che sciorinava il suo repertorio di lanci, osservando la sua serietà e diligenza, compresi che mio cugino non era semplicemente la promessa di un grande giocatore. Aveva la dedizione di un artigiano, e lavorando sodo aveva ottenuto risultati che andavano ben oltre la capacità di padroneggiare uno slider o la velocità di un lancio. Era diventato padrone di se stesso. Non si impegnava soltanto perché aveva talento, ma perché sapeva che l'impegno era lastrada giusta per un uomo, l'unica strada. Lui non era paralizzato come me dalla paura di sbagliare.

Nel tempo che un uomo impiega per cadere, il Publicans si era trasformato da rifugio a prigione, come spesso succede ai rifugi.

da "Un bastimento carico di riso" di A. Giménez-Bartlett

[..] Quando ci si può ritenere completamente liberi dalle ombre e dai dubbi che l'altro sesso proietta su di noi? Una volta superati gli ottant'anni? In seguito a una brutta esperienza? Dopo un disastro naturale? Mai, immagino. Nè la vecchiaia, né il fallimento, né un terremoto devastante riusciranno mai a far cadere dalla mano del demonio la mela più lustra e appetitosa del mondo.

[..] Balle, tutte balle. La gente cerca di dimenticarsi in tutti i modi che appartiene al regno animale, e poi mitizza delle semplici tappe biologiche: l'amore, la paternità, la famiglia.. Nomi sublimi per realtà prosaiche come l'accoppiamento, la riproduzione, la formazione del gruppo.

[..]  Il primo errore era stato credermi irresistibile. Ma il peggiore era quello di avere anche solo considerato la possibilità di avere un amante fisso. Se non volevo vivere con nessuno, la cosa più prudente era dare al sesso quel che è del sesso e lasciar perdere l'idea di continuità. Concepire l'avventura senza avventura è come fare del trekking in automobile, come bere un cuba libre analcolico, come essere una suora laica: un inutile sotterfugio e una pura contraddizione.

-E lei, ispettore, ce l'ha il suo bastimento carico di riso?
-Non so, mi sarebbe piaciuto essere biologa, o etologa. Vivere nella foresta studiando qualche specie animale.

da "Anime alla deriva" di R. Mason

[..] Il mio talento consisteva nel tradurre passioni private in esibizioni pubbliche, e quando le passioni private smisero di scorrere, si inaridirono e alla fine si trasformarono in una polvere tanto fine che bastò un soffio di vento a disperderle, non ci fu più niente da tradurre.[..]

[..] Perfino adesso, ripensando a quei giorni, rabbrividisco. Ma la mia ingenuità mi fa anche un pò ridere. Non riesco a provare troppa pietà per quel ragazzo sincero, con il suo passo strascicato e la fronte aggrottata. Invidio a quel perduto me stesso la sua passione; perché era innamorato, e il suo amore era senza speranza. Non è una sensazione sgradevole. [..]

E andai con la gioia nel cuore e una canzone sulle labbra.

I rapporti maturano: cambiano i piaceri, le lotte si affinano.

[..] E imparai la dura verità che l'isolamento ha poco a che fare con il numero di persone che riempiono le tue giornate, che la solitudine ti segue ovunque, che la nostra mente è il più zelante dei secondini.