lunedì 27 giugno 2011

da "Il giorno dell'Indipendenza" di R.Ford

[..] le case, le spiagge, la città natale, un angolo di strada dove una volta hai baciato una ragazza, una piazza d'armi in cui hai sfilato, un tribunale in cui hai divorziato in un giorno nuvoloso di luglio ma in cui adesso non c'è traccia di te, nessuna menzione del respiro dell'aria che tu sia stato lì o che ci sia stato mai, tu che ti dai tanta importanza, o persino che tu sia stato. Possiamo sentire che dovrebbero farlo, che dovrebbero conferire qualcosa [..] a causa degli avvenimenti verificatisi lì un tempo: accendere un caldo fuoco per rianimarci quando siamo quasi inanimati e inabissati. Ma non lo fanno. I luoghi non collaborano mai ricambiando il profondo rispetto quando ne hai bisogno. In realtà ti deludono quasi sempre [..] E' meglio rimandare indietro la lacrima, abituarsi alle romanticherie senza importanza e partire lancia in resta per quel che viene dopo, non per quello che era. I luoghi non significano niente.